Molti di noi si trovano incollati alla televisione o ai telefoni a tutte le ore mentre cerchiamo aggiornamenti di notizie riguardanti attentati, sparatorie di massa e disastri naturali. È difficile distogliere lo sguardo dalle lotte e dalle sofferenze proiettate sui nostri schermi. Il semplice volume di eventi stressanti che si verificano quotidianamente può far sentire la gente pessimista o timorosa.
Il termine “trauma vicario” fu introdotto per la prima volta da McCann e Pearlman (1990). È stato usato per descrivere le esperienze di consulenti, terapisti, soccorritori e medici. L’American Counseling Association ha descritto il trauma vicario come uno “stato di tensione e preoccupazione per le storie e le esperienze di trauma descritte dai clienti”.
Allo stesso modo, l’esposizione alla copertura di notizie 24/h dei media potrebbe essere travolgente: la nostra necessità intuitiva di maggiori informazioni potrebbe portare a un consumo eccessivo e ad una sovraesposizione che hanno un impatto negativo sul nostro umore.
Come facciamo a sapere se l’impatto è troppo intenso?
Prima di tutto, prendi nota dei cambiamenti emotivi che influenzano l’umore quotidiano. Alcune persone possono avvertire un aumento di preoccupazione e irritabilità o un maggiore senso di insicurezza, mentre altri possono sentirsi impotenti, disperati e critici. I cambiamenti comportamentali possono includere l’isolamento e il ritiro da supporti sociali come amici intimi e familiari. Altri possono far fronte all’eccesso di dipendenza dalle sostanze per minimizzare l’impatto emotivo del trauma vicario. I cambiamenti nei pensieri possono includere difficoltà a concentrarsi, non essere in grado di smettere di pensare agli eventi, o un cambiamento nelle proprie prospettive.
Una volta rilevati questi cambiamenti nei nostri sentimenti e comportamenti, possiamo aiutare noi stessi concentrandoci sulla cura di sé.
La “cura di sé” è altamente individualizzata e può essere determinata ripensando a come abbiamo affrontato altri fattori di stress nella nostra vita. Può includere un aumento delle attività piacevoli e del tempo libero, esercizio fisico o un programma di sonno coerente. L’equilibrio della cura di sé alla luce dell’esperienza vicaria negativa è cruciale per dare alla mente e al corpo il tempo di digerire e accogliere il contenuto traumatico.
Un maggiore sostegno sociale è fondamentale quando ci si sente sopraffatti.
Ultimo ma non meno importante, limitare la propria esposizione a materiale traumatico è fondamentale per ridurre la probabilità di subire un trauma vicario in primo luogo e gestire i sintomi in caso di insorgenza.
Usando questo come modello, è possibile limitare il tempo dedicato alla lettura o alla visione della copertura dei media solo impegnandosi in determinati momenti della giornata o in determinati giorni della settimana. Per altri, potrebbe essere limitante il tipo di media a cui si espongono, come scegliere tra la copertura televisiva o il giornale o leggere il contenuto di un articolo online, ma non i commenti.
Un’altra strategia è quella di smettere di seguire le notizie sui social media per evitare di essere bombardati da titoli quando l’intento è semplicemente quello di raggiungere gli amici.
Se il consumo di materiale traumatico può essere più prevedibile, pianificato ed equilibrato con il tempo per altre attività, l’impatto del trauma che subiamo attraverso i media può essere meno intenso e più gestibile.
Bibliografia
McCann L., Pearlman L.A (1990),Vicarious traumatization: A framework for understanding the psychological effects of working with victims .Journal of Traumatic Stress Volume 3, Issue 1
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