Cos’è l’autostima?
Lo sviluppo dell’autostima è un processo che inizia nei primi anni dell’infanzia e dura per tutta la vita. Sin da piccolo il bambino interiorizza ed elabora quello che il mondo gli comunica su se stesso, le opinioni che i genitori hanno di lui, cominciando a considerarle realtà indiscutibili. Per lo sviluppo di una sana autostima il bambino deve sentire che i genitori lo accettano, lo sostengono e ad esempio non gli fanno vivere il mancato raggiungimento delle mete come un fallimento, ma anzi lo rinforzano nel processo di crescita e accettazione di sé. Il comportamento delle figure genitoriali esercita quindi un forte influenza sulla percezione di un adeguato senso di sé, sull’autostima, sulla possibilità di costruire e mantenere soddisfacenti rapporti con gli altri e sulla possibilità di accedere ai propri sentimenti e pensieri intimi.
Autostima globale versus Autostima specifica
L’autostima è correlata agli aspetti importanti della nostra vita (lavoro, amicizia, relazioni sentimentali, sport, ecc.), e per questo l’autostima complessiva (o globale) dipenderà dagli svariati contesti in cui una persona si trova ad agire, ma soprattutto dall’importanza attribuita a ciascuna delle componenti.
L’autostima globale è un giudizio complessivo sul proprio valore mentre l’autostima specifica è un giudizio che riguarda un particolare settore autovalutativo (fisico, intellettuale, morale, sociale, ecc.). L’autostima globale non corrisponde necessariamente alla somma o alla media delle varie autostime specifiche. Ad esempio una persona può avere successi un po’ ovunque (avendo molte autostime specifiche buone), ma essere comunque afflitta da un fondamentale e generico disprezzo per sé stessa; e viceversa c’è chi va abbastanza fiero di sé pur avendo molte autostime specifiche piuttosto mediocri. Questo perché le persone assegnano ad ogni settore un diverso peso; quindi quanto più è importante per una persona riuscire a valutarsi bene in un dato campo, tanto più quell’autostima specifica influirà (positivamente o negativamente) sulla sua autostima globale.
Profili di Alta o Bassa autostima
- Prima di ogni prova, si sentono ansiose e preoccupate, vorrebbero “darsela a gambe”. Nutrono dubbi sull’esito dei loro sforzi, non hanno fiducia nelle loro capacità e si raffigurano già il momento in cui dovranno fare i conti con l’ennesimo fallimento. Ma entrano nel panico anche quando un risultato positivo dovrebbe incoraggiarli a sperare. Essi non vedono le prove come stimolanti sfide, ma come minacce per la loro autostima, occasioni in cui rischiano di dimostrare di non essere abbastanza capaci, interessanti, intelligenti. Dati questi timori, gli basterebbe cavarsela, non fare una figuraccia, rientrare nella media, non risultare troppo inadeguati.
- Meno stima nutrono verso se stesse più diventano pessimiste, autocritiche e severe nei propri confronti. Si lamentano continuamente stressandosi di più e sprecando delle energie senza realizzare niente di buono, oppure concretizzando delle cose che non danno soddisfazione, confermando dunque le aspettative negative che esse hanno nei confronti della vita
- La mancanza di autostima rende la persona inattiva, apatica e toglie lo stimolo alla crescita emotiva e personale; diventa una profezia che si auto-avvera: più si è passivi, meno si ha voglia di fare e meno risultati si ottengono. In questo modo si maturano facilmente delle crisi depressive
Le persone dotate di alta autostima:
- Hanno fiducia in sé e negli altri. Nella sfera affettiva e amicale hanno relazioni di qualità piuttosto che di quantità, traendone esperienze emotivamente positive.
- In ambito lavorativo hanno il coraggio di confrontarsi con idee e concetti nuovi, di affrontare i cambiamenti tutto per rafforzare l’impegno e realizzare i propri obiettivi.
- Prima di intraprendere ogni attività, risolvere un problema, affrontare una prova, appaiono in genere sicure di sé e sono convinte di avere buone probabilità di successo.
- Per questi soggetti le situazioni e le prove difficili risultano stimolanti, sono una sfida da raccogliere per dimostrare a loro stessi e agli altri che sono in gamba. Inoltre non vogliono semplicemente cavarsela, ma eccellere, distinguersi e superare i loro risultati precedenti, conquistando obiettivi sempre più elevati.
- Tendono ad essere ottimiste e a riuscire a gestire gli eventi negativi con serenità
Si ha una buona stima di se quando:
- Si riconoscono i propri diritti
- Si è capaci di considerare i propri bisogni e definire i propri limiti e risorse
- Si sanno esprimere le proprie opinioni
- Si sa prendersi cura di se fisicamente ed emotivamente
- Si imparare a conoscere le proprie qualità e realizzazioni
- Si sa stabilire dei traguardi e goderne una volta raggiunti
Bassa autostima e sintomi psicologici
La scarsa stima di sé è spesso alla base della formazione di sintomi di vario tipo:
- Disturbi d’ansia
- Depressione
- Disordini alimentari
- Fobie
- Dipendenza affettiva
- Stress
Acquisire una maggiore stima di sé è fondamentale per preservare la propria salute e sviluppare un’adeguata autorealizzazione.