La paura di volare sebbene irrazionale si nutre di tre fattori psicologici:
– gli incidenti seppur molto rari esistono e sono sempre molto spettacolarizzati dai media
– il principio del volo sfida le leggi della nostra costituzione fisica di essere umani terrestri e questo può risvegliare la paura ancestrale e biologica della caduta
– l’assenza totale di controllo durante il volo aggrava il senso di vulnerabilità perchè il passeggero si sente completamente alla mercè dell’aereo e del pilota. Molti di coloro che hanno paura di volare si prefigurano un incidente nel quale ci sarano dei secondi orribili tra i primi segni di una avaria e l’impatto finale, secondi duranti i quali vedranno la morte arrivare e saranno completamente impotenti.
Una paura spesso dovuta ad eventi del passato
La paura di volare corrisponde a una “sindrome da stress pre-traumatica” nella quale si ritrovano la maggior parte dei sintomi presenti nelle vittime di catastrofi reali: tensione ansiosa permanente, pensieri intrusivi che impediscono di concentrarsi su altro, ipersensibilità al minimo segnale di pericolo (soprassalto agli annunci o a suonerie e panico a ogni piccolo movimento dell’aereo) e talvolta totale inibizione che impedisce persino di andare in un aeroporto o anche di guardare un aereo in televisione.
Spesso questa paura pre traumatica è sostenuta da eventi realmente vissuti nel passato (un incidente di auto, un situazione nella quale la persona o un suo caro hanno rischiato la vita etc.) dimenticati ma mai veramente elaborati. L’aereo allora non è altro che un mezzo che riattiva la paura di morire.
Un altro fattore aggravante per la maggior parte di noi risiede nel fatto che i viaggi in aereo non sono azioni del quotidiano alle quali abituarsi progressivamente. Si tratta generalmente di piccoli eventi con tutto un loro cerimoniale che enfatizza alcuni aspetti potenzialmente impressionanti per i non abituati (procedure di sicurezza, durata dell’attesa, etc.). Chi è ansioso e cerca di evitare il più possibile di prendere l’aereo quindi non fa altro che alimentare la paura, più si evita più si ha paura.
Come gestire allora lo stress generato dalla paura del volo? Ecco cinque consigli che possono essere utili se dovete prendere un aereo e non avete il tempo necessario per una vera preparazione o per una terapia.
1. Concentrazione: esiste solo il momento presente
Dalla partenza e per tutto il viaggio sforzatevi di concentrarvi solo sul momento presente e su null’altro. Tutte le forme di ansia sono amplificate da una tendenza naturale ad anticipare gli eventi per prevenire i rischi, evitarli, prendere delle decisioni etc. Questo può essere utile se si è sereni ma improduttivo se si e stressati perchè il ragionamento e sempre perturbato dalle emozioni. Tanto più che in un viaggio in aereo non c’è nulla di complicato da fare, solo seguire gli altri e le consegne. Tutte le anticipazioni rischiano di essere quindi caratterizzate dalla paura e da una sopravvalutazione del pericolo che non può che aumentare il livello di stress.
Ricordatevi che la paura non impedisce il pericolo, non sarà la vostra preoccupazione ad evitare una avaria al motore se è destino che accada. Non si tratta di negare la vostra ansia ma solo tenere conto della realtà del momento. Provate a pensare “In questo momento va tutto bene, sono vivo e ho delle cose da fare, sorvegliare le valige, fare la coda, leggere, mangiare, dormire e devo concentrami solo su queste semplici cose”.
“Si ma se…l’hostess segnala un problema, se ci sono delle turbolenze, se mi viene da vomitare Etc.”. Va bene, se ciò accadrà saprete cosa fare concentrandovi sul bisogno del momento, inutile porvi prima 36000 problemi che probabilmente non si verificheranno.
2. Verbalizzazione: parlate della vostra ansia
Lo stress aumenta quando lo si tiene per se. Siate generosi, condividete l’ansia con gli altri! Alcuni potrebbero non apprezzare ma la maggior parte delle persone sarà felice di volare accanto a voi mostrandovi quanto è coraggiosa. Per voi l’importante sarà verbalizzare le vostre paure, ricevere qualche consiglio e cambiare argomento di conversazione cosa che vi permetterà di dimenticarvi del vostro stress. La maggior parte dell’equipaggio è preparata per affrontare la paura dell’aereo e sapranno essere presenti e rispondere alle vostre domande e aiutarvi.
3 Rilassamento: fatene un momento piacevole
Preparate il vostro viaggio cercando di farne un momento piacevole. Facile a dirsi, lo so, ma nulla vi impedisce di portare dei libri che vi piacciono, della musica che vi calmi, di prevedere qualche altro modo per occuparvi. Se conoscete qualche tecnica di rilassamento che vi consente di regolare la vostra respirazione non esitate ad applicarla per tutto il tempo necessario (la sera prima di dormire, il giorno all’aereoporto, sull’aereo al momento del decollo o durante il volo).
4. Motivazione: affrontate la situazione
Se esitate ricordatevi che lo sforzo prodotto per prendere l’aereo avrà poi i suoi effetti benefici. Potrebbe servire a far scomparire del tutto la vostra paura o ad attenuarla in modo che volo dopo volo vada sempre meglio.
Tutte le esperienze vissute fanno bene contro la paura a condizione di farle in modo controllato: non subite la situazione e l’ansia come se dovessero schiacciarvi, bensi affrontatele consapevolmente per superarle con un reale sforzo di volontà.
Ciò consentirà di riprogrammare la vostra memoria emotiva che non conserverà più in memoria ” aereo =ansia=paura” bensì “aereo =controllo possibile”. E anche se il volo va un pò male (qualche turbolenza) sarà ancora meglio! Potrete così desensibilizzare più facilmente la vostra paura dell’ignoto grazie all’esperienza vissuta. Tutte le fobie sono irrazionali e nutrite di immaginario, le si combatte confrontandosi con la realtà, sotto il controllo della volontà.
5. Farmaci: l’ultimo soccorso
Normalmemte i quattro consigli precedenti dovrebbero bastare. Malgrado tutto potrete però valutare la vostra paura ancora come troppo forte e vorrete un piccolo aiuto chimico per superare la prova della prossima partenza per le vacanze. Esistono gli ansiolitici, perchè privarsene? Ma a due condizioni: cercate comunque di applicare gli altri quattro consigli e cercate di differire l’assunzione dei farmaci il più possibile. Portate le pastiglie con voi dicendovi che le prenderete se sarà veramente necessario. In ogni caso non prendete ansiolitici senza aver prima consultato un medico e soprattutto non bevete allo stesso tempo alcool, è molto più pericoloso di prendere l’aereo!
Se cerchi una Psicoterapeuta, Psicologa a Milano contattami: dr.ssa Laura Peveri, .
Per contattare la Dr.ssa Laura Peveri, Cliccate qui.
L’autrice dichiara che le immagini contenute in questo articolo sono immagini già pubblicate su internet. Se dovesse pubblicare materiale protetto da copyright non esitate a contattare l’autrice che provvederà immediatamente a rimuoverlo.
Tutti i contenuti presenti in questo articolo sono prodotti allo scopo di diffondere la cultura e l’informazione psicologica. Non possiedono quindi alcuna funzione diagnostica e non possono sostituirsi ad un consulto specialistico.