I manipolatori sono tra noi, perfettamente integrati nella società. La loro motivazione è di ordine narcisistico e le loro strategie ben rodate. Identificare le quattro fasi della manipolazione può aiutare a smascherarli.
Riconoscere un manipolatore che sia un congiunto, un capo, un amico o anche un genitore non è semplice. Generalmente ben integrati nella società padroneggiano l’arte del mascherarsi e mentono senza vergogna. La loro motivazione si fonda sul bisogno narcisitico di accrescere la propria immagine di sè. Sono spesso dei fini strateghi che per la maggior parte del tempo perseguono il proprio interesse a detrimento di quello altrui. Proviamo a decriptare il loro metodo passo per passo.
Fase 1: seduce rapidamente
La vittima è sotto l’influsso del suo charme, la riempie di premure e attenzioni, in una parola è perfetto! In amore affascina, soddisfa le altrui aspettative e corrisponde a quanto è desiderato fino ad arrivare molto in fretta ad una proposta di matrimonio. Un segnale che deve mettere in allerta. Nel lavoro fa brillare il prescelto e molto velocemente si succederanno promozioni e nuove responsabilità.
Perchè questa urgenza? Il manipolatore indossa delle maschere, cominciando con quella della perfezione, delle quali si serve per manovrare meglio. Sa di non poter mantenere queste maschere per molto tempo. La sua fretta è quindi realmente collegata ad una urgenza, quella di asservire l’altro rapidamente prima che la vernice della maschera si crepi mostrando la sua vera natura.
Fase 2: destabilizza attraverso delle micro-svalutazioni
“Sembri un albero di Natale con quegli orecchini”. Piccole sottolineature perfide, commenti ironici, atteggiamenti disprezzanti, il manipolatore ha girato la maschera e opera delle micro-svalutazioni e lo fa in modo che il cambiamento non salti all’occhio. La vittima può avvertire un vago malessere che farà però fatica a identificare. Queste micro-svalutazioni ripetute costantemente hanno un effetto devastante sull’autostima che non può che affievolirsi.
Un’altra freccia nel suo paniere: la ripetizione di ordini e contro-ordini. Destabilizzate, poco a poco, le vittime rischiano di non pensare più con la propia testa bensì di sposare il modo di funzionare del manipolatore. Chi ama la montagna e le lunghe passeggiate si troverà a vantare le virtù delle stazioni balneari e del dolce far niente.
Fase 3: semina zizania e isola
La presenza di un manipolatore comporta spesso un peggioramento delle relazioni all’interno di un gruppo di lavoro, di una famiglia, di una coppia o del gruppo di amici.”Da quando è arrivato il nuovo capo mi sono sentita esclusa dal gruppo dei colleghi e non so bene il perchè” Provocare delle distorsioni all’interno di un gruppo di lavoro o nella sfera amicale è quasi una seconda natura per il manipolatore. “Questa sera quando sei uscita Maria si é lamentata che non le restituisci mai i DVD, devi farlo”. Il manipolatore ha l’abitudine di introdurre il sospetto con l’obiettivo di seminare zizania e isolare la vittima. Allontare la persona dal suo entourage consente al manipolatore di avere maggior controllo. Occorre prestare attenzione all’emergere di conflitti aperti o di rancori segreti in concomitanza con l’arrivo di un potenziale manipolatore nelle vostre vite.
Fase 4: colpevolizza
Il manipolatore colpevolizza gli altri in nome del legame familiare, dell’amicizia, dell’amore o dell’etica professionale. In questo modo potreste trovarvi a fare dei favori che vi costeranno caro e che per di piú non acconteranno il destinatario “Sei stato gentile ad annaffiare le mie piante, ha dovuto fare molto caldo visto che nonostante tutto il mio bonsai è morto“. A questo punto ci sono molte probabilità che gli offrirete un’altro favore, anche se avete fatto il massimo. Dal momento che non amiamo essere giudicati male dagli altri cadiamo nella trappola del manipolatore inconsapevoli del fatto che non sarà mai soddisfatto.
Per molte persone i manipolatori sono una grande fonte di stress relazionale. Essere vittima di tutte queste fasi di manipolazione può portare alla depressione o alla dipendenza. Una volta identificata la causa del vostro malessere il prossimo obiettivo deve essere di non subirne più le conseguenze nefaste e in questo processo spesso è utile ricorrere all’aiuto di uno psicoteraputa.
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